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Enrico
da Conselve alle Crociate |
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Di
lui si sa che era studioso di lettere e di legge e che
partì come crociato con l'imperatore di Germania
Ottone II combattendo contro i Saraceni. Si distinse nella
battaglia di Palermo dell'anno 968 dove uccise uno dei
comandanti saraceni, di cui riportò al campo la
testa e le vesti. Al suo ritorno al castello di Conselve
fu accolto con onore e riempito di ricchezze. |
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Aldobrandino,
cavaliere e conte |
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Aldobrandino
era un conselvano che nel 1176 fu assoldato dall'esercito
tedesco di Federico Barbarossa, sceso in Italia per combattere
i Comuni (vedi Curiosità). |
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Il frate (1221- 1294, originario di Gaibana nel Ferrarese)
vissuto tra Conselve e Padova, è autore di uno
dei manoscritti liturgici più celebri del mondo,
che venne miniato da uno sconosciuto confratello.
Fu calligrafo, canonico della Collegiata di S.Lorenzo
di Conselve dove giunse nel 1259 proveniente da Padova
dov'era stato custode della Cattedrale. Di lui si conserva,
nel tesoro del Duomo del capoluogo, un Epistolario contenente
eccezionali miniature in stile bizantino (Biblioteca
Capitolare di Padova). L'Epistolario è composto
da 104 fogli in pergamena e contiene 24 miniature a
pagina piena realizzate da uno sconosciuto artista di
scuola veneziana. Nel testamento il frate di 73 anni
lasciò alla chiesa di Conselve 20 denari veneti
per l'acquisto di un calice d'argento,
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Nato nel 1200 (morto nel 1276) fu cronista, maestro di
grammatica e retorica oltre che notaio a Padova. Scrisse
la Cronica in factis et circa facta Marchiae Trivixane,
detta La Rolandina, in cui narrava le vicende storiche
di Padova insidiata da Ezzelino da Romano. |
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Nel
Duecento riuscì a uccidere il tiranno Pagano e
a liberare così Padova e Speronella Delesmanina
che era stata da lui rapita. Divenne quindi podestà
di Padova oltre che "padre della patria". |
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Di antichissime origini padovane (risalgono all'anno 241)
i Conti, dopo Alberto che nel 1194 fece ricostruire la
chiesa di S.Lorenzo, ebbero a Conselve importanti cariche
di vicari veneziani: nel 1543 con Prosdocimo, nel 1587
con Paolo, nel 1600 con Naimerio, nel 1677 con Paolo.
Con Carolina Vincenza, vissuta e morta a Conselve nel
1827, si chiuse senza eredi la dinastia. |
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La famiglia Lazara ha remote origini francesi. Pietro
Lancier, cavaliere di Parigi e capitano del re Ludovico
IV, si trasferì a Conselve nel 948 dove sposò
Lazara, una nobile vedova e signora del castello di Conselve.
Il loro figlio si chiamava Giovanni detto "della
Lazara" e di qui il nome della famiglia che si diramò
nel Veneto, in Toscana, In Sicilia e in Francia e che
ebbe tra i suoi figli militari, uomini di legge e studiosi.
Tra essi nel 1405 Nicolò II, capitano della Serenissima
e vicario di Conselve dal 1406 al 1409 e dal 1414 al 1417.
E Leone, chiamato nel Quattrocento a reggere per conto
di Venezia i Comuni di Feltre, Brescia, Vicenza, Udine,
Treviso, Bergamo, Verona: per 14 volte venne eletto Anziano
e deputato a Padova e nel 1454 fu tra i correttori degli
Statuti civici della Serenissima. I Lazara sono sepolti
nella basilica del Santo a Padova, dove esiste un monumento
di famiglia, che ricorda due Giovanni e un Nicolò.
Nel 1578 Giovanni I istituì la Fiera di S.Agostino
e alla sua morte fu sepolto al Santo. (vedi Curiosità). |
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Giovanni
Sagredo, amico del Re Sole |
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Cavaliere, magistrato e procuratore di Venezia nel 1660,
Giovanni Sagredo era anche ambasciatore della Serenissima
nelle principali corti europee. L'amicizia col re di Francia
Luigi XIV presso cui era ambasciatore, gli consentì
di avere dal Re Sole uno stemma con tre gigli d'oro: un
privilegio speciale. |
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Caterina
Piazza, che a Conselve viveva col marito medico naturalista
Domenico Martinati, nel 1815 diede alle stampe il primo
trattato di pedagogia. |
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Guerrino
Maniero, inventore |
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Guerrino Maniero, classe 1882, era falegname ma soprattutto
inventore di Conselve. Installò per primo il gasometro
ad acetilene per dar luce alle abitazioni e alle strade.
Mise anche in circolazione le prime biciclette da donna
e realizzò un'automobile azionata a mano e a pedali.
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Clodino
da Conselve, il brigante |
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Si chiamava così e nel Settecento imperversava
nella zona, rifugiandosi come gli altri briganti, nei
fienili di campagna (vedi Curiosità e CARTURA Curiosità).
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Tavella,
martire di Ezzelino |
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Nel Duecento, Tavella, giovane conselvano di ricca famiglia,
venne arrestato a Padova dai gendarmi di Ezzelino da Romano
assieme ad Ettore Pedelengo. Nel tentativo di sottrarsi
alla tortura, cadde da una finestra del Palazzo della
Ragione di Padova e morì sulla piazza. L'altro
venne invece impiccato alla finestra. |
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Ugo
Suman, scrittore vivente |
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E' conselvano Suman, nato nel 1929, autore di oltre
15 pubblicazioni, soprattutto in dialetto veneto.
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