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CONSELVE - Le origini, la storia
   
Stradon del Vin Friularo - piazza Il Conselvano risulta popolato almeno dal I secolo dopo Cristo, come confermano i reperti archeologici rinvenuti. Si sa che con la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi (774) i Franchi diedero vita alla Marca trevigiana (territori governati da un marchese con alle dipendenze duchi e conti) e Conselve finì sotto questa giurisdizione. Attorno all'800 d.C. venne ceduta al conte Alferisio Maltraversi.
Per la prima volta comparve sui documenti il nome Caput Silvae nel 954, mentre nel Mille il territorio apparteneva ai monaci di S.Pietro che godevano della protezione del re. Ma già nel 912 il vescovo di Padova ottenne da re Berengario di dotarsi di torri e castelli a protezione degli Ungari.
   
Il castello di Conselve sorse tra l'attuale Cantina Sociale e la parte nord del quartiere Castello. I primi signori del posto furono i Conti, protetti dai masnadieri. Difatti nel 963, per meriti di guerra, Inghelfredo Conti ricevette dall'imperatore Ottone II i castelli di Conselve e Cartura.
Nel 983 Inghelfredo Conti Lazara, feudatario di Lodovico VI, venne confermato signore di Conselve dall'imperatore Ottone III e potè costruire il suo palazzo vicino al castello.
Nel 1026 Orso, vescovo di Padova, donò alle monache di S.Pietro in Padova le terre della pieve di S.Lorenzo di Conselve.
Diversamente da altri Comuni, Conselve non si sviluppò attorno al maniero giacchè il territorio si presentava ondulato. Nel 1147 è addirittura testimoniata la presenza di un lago nella contrada Padelga, ai confini del paese.
Era possedimento della famiglia Conti di Baone nel 1100 prima di passare nel 1206 al nipote di Ezzelino Ansedisio (che ne fortificò il castello), e poi nel 1217 alle dipendenze dei Carraresi che diedero inizio alla bonifica dell'area.
 
 
Stradon del Vin Friularo - vigneto Nel 1256 Ezzelino da Romano fece circondare Conselve di fossati per impedire ai soldati di Filippo Fontana di Monselice, arcivescovo di Ravenna e inviato di papa Alessandro IV, di attaccarlo direttamente. Nonostante ciò vi fu un primo scontro a Conselve, catastrofico per il tiranno. In quell'occasione lui rase al suolo la cittadina e i conselvani seguirono i papalini fino a Padova dove la città venne liberata. Ezzelino, tre anni più tardi, in prigione, si lasciò morire.
   
 
Dopo che l'aveva usato per dispiegarvi le truppe in vista dell'attacco a Padova, nel 1325 Cangrande della Scala bruciò Conselve e i paesi limitrofi: la popolazione venne uccisa o imprigionata, beni e raccolti razziati. Tanto grave fu quell'attacco che per 65 anni la gente del Conselvano rimase numericamente un terzo rispetto a prima. Fu l'inizio della fine della prosperità del Comune che subì gravi devastazioni anche durante la guerra della Lega di Cambrai nel 1508.
   
Stradon del Vin Friularo - dipinto Nel 1388 i Conselvani che giurarono fedeltà ai Carraresi sfilarono in armi in Prato della Valle durante una parata davanti a Francesco Novello. Erano 3.850 fanti e 1.500 cavalieri.
Furono i Veneziani a credere nuovamente nel Conselvano dove edificarono le loro ville e chiese per farne il cuore della Vicaria serenissima collegandola a metà Cinquecento con i frati benedettini autori delle grandi bonifiche di tutta l'area: Tuttavia i Serenissimi non diedero sufficiente impulso alle iniziative locali tenendo così il paese succube delle crisi economiche manifestatesi nei periodi più difficili dal Settecento a tutta la prima metà del Novecento.
© Associazione Stradon del Vin Friularo